SINDROME DEL PENE PICCOLO
La definizione “sindrome del pene piccolo” è stata proposta per descrivere tutti quegli uomini (quasi il 45%) che vivono con un’eccessiva preoccupazione le dimensioni del loro pene, il quale, a livello clinico, rientra ASSOLUTAMENTE NELLA MEDIA.
Ben oltre 45 % degli uomini desidererebbero un pene più grande, non c’è quindi da stupirsi se ovunque è diffusa la pubblicità di “pozioni” miracolose in gradi di “allungare il pene” e che molti maschi cerchino costantemente “cure” per il loro “problem-ino”
La “sindrome del pene piccolo” è quindi il nome con cui oggi si descrivere l’angoscia che tutti questi uomini vivono rispetto ad un profondo e doloroso complesso: la lunghezza del proprio pene.
Disagio così intenso da influire anche sulla qualità delle relazioni sentimentali e della vita in generale.
I ricercatori che per primi hanno definito e descritto la sindrome del pene piccolo, ritengono possa trattarsi di un pensiero ossessivo e distorto rivolto ad una specifica parte del corpo, che occupa gran parte dei pensieri di chi ne soffre. In questi casi la soluzione sembra essere solo ed esclusivamente una consulenza od una terapia psicoterapeutica, visto che anatomicamente o clinicamente non vi è nulla che non vada con le dimensioni.
E' bene ricordare che:
Nell’ uomo adulto, il pene flaccido, ha una lunghezza media che si aggira intorno ai 10 cm con una circonferenza di 9cm;
In erezione completa la lunghezza, in media, dovrebbe raggiungere circa 14 cm con una circonferenza approssimativamente di 12cm.
Il “ micropene” invece ha una lunghezza significativamente inferiore ai 10cm in erezione ed è molto raro.
Inoltre:
Una vagina, durante l’eccitazione, quindi nella sua massima estensione, arriva più o meno a 14 cm.
Pertanto è difficile che un pene intorno ai 12/13 cm non sia sufficiente a dare piacere ad una donna.
Quindi, è possibile affermare che la preoccupazione per la dimensione del pene è quasi sempre sbagliata ed infondata , l’angoscia che ne deriva altro non è che la risultante di una “dispercezione” del proprio schema corporeo e che, in quanto tale, nel momento in cui diviene il centro dei pensieri della persona o motivo di continue crisi e discussioni nella coppia sarebbe bene parlarne con uno specialista.
Ben oltre 45 % degli uomini desidererebbero un pene più grande, non c’è quindi da stupirsi se ovunque è diffusa la pubblicità di “pozioni” miracolose in gradi di “allungare il pene” e che molti maschi cerchino costantemente “cure” per il loro “problem-ino”
La “sindrome del pene piccolo” è quindi il nome con cui oggi si descrivere l’angoscia che tutti questi uomini vivono rispetto ad un profondo e doloroso complesso: la lunghezza del proprio pene.
Disagio così intenso da influire anche sulla qualità delle relazioni sentimentali e della vita in generale.
I ricercatori che per primi hanno definito e descritto la sindrome del pene piccolo, ritengono possa trattarsi di un pensiero ossessivo e distorto rivolto ad una specifica parte del corpo, che occupa gran parte dei pensieri di chi ne soffre. In questi casi la soluzione sembra essere solo ed esclusivamente una consulenza od una terapia psicoterapeutica, visto che anatomicamente o clinicamente non vi è nulla che non vada con le dimensioni.
E' bene ricordare che:
Nell’ uomo adulto, il pene flaccido, ha una lunghezza media che si aggira intorno ai 10 cm con una circonferenza di 9cm;
In erezione completa la lunghezza, in media, dovrebbe raggiungere circa 14 cm con una circonferenza approssimativamente di 12cm.
Il “ micropene” invece ha una lunghezza significativamente inferiore ai 10cm in erezione ed è molto raro.
Inoltre:
Una vagina, durante l’eccitazione, quindi nella sua massima estensione, arriva più o meno a 14 cm.
Pertanto è difficile che un pene intorno ai 12/13 cm non sia sufficiente a dare piacere ad una donna.
Quindi, è possibile affermare che la preoccupazione per la dimensione del pene è quasi sempre sbagliata ed infondata , l’angoscia che ne deriva altro non è che la risultante di una “dispercezione” del proprio schema corporeo e che, in quanto tale, nel momento in cui diviene il centro dei pensieri della persona o motivo di continue crisi e discussioni nella coppia sarebbe bene parlarne con uno specialista.